


Fisioterapia, Posturologia, 2 titoli di Osteopatia, Massoterapia e Scienze Motorie
Perchè questa pluralità formativa?
Per cercare risposte alle domande che emergevano (e ancora lo fanno) quotidianamente durante la pratica clinica.
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Ho iniziato la mia formazione con una laurea in Scienze Motorie che mi ha permesso fin da subito di lavorare per un top brand di palestre a Milano.
Mi sono fin da subito gradualmente allontanato dall’ambito sportivo per avvicinarmi un po’ di più a quello del recupero infortuni cercando di colmare quel gap presente tra la palestra e gli ambulatori di fisioterapia creando un servizio di "ginnastica medica".
L'osteopatia l’ho scelta per il fascino della professione, nel 2001 (anno di iscrizione al mio primo anno di osteopatia in Svizzera) non c’erano social che potessero far comprendere in anticipo il tipo di formazione a cui si era destinati ed era sicuramente più difficile comunicare con gli ex studenti per avere un feedback della scuola.
Ci si basava sulla validità del titolo erogato e sulla fiducia riposta in qualche elemento interno, io ho scelto La L.U.de.S in Svizzera, che rilasciava un Bachelor of Science in Osteopathy.
Nel mio caso il docente principale della scuola aveva un’impronta puramente chiropratica e fu così che tutti gli studenti uscirono con una formazione specifica ma parziale.
Conclusa l’esperienza Svizzera e non ritenendola sufficiente se paragonata all’osteopatia italiana ho iniziato un altro percorso quinquennale questa volta vicino a Milano scegliendo ICOM e successivamente AIMO.
Dopo i primi anni di lavoro cominciavano a farsi strada i tarli delle domande:
vidi i primi Master e corsi di posturologia: la risposta definitiva dei problemi dei pazienti poteva risiedere nello lo studio della postura?
:Se conosco le regole che governano l’atteggiamento posturale del soggetto, potrò cambiarlo risolvendogli i problemi alla base? Potrò capire come interagiscono plantari, ortodonzia, lenti correttive e cicatrici?
Tre anni di Posturologia integrata a Torino mi hanno dato molte risposte.
Poi ancora altri dubbi: ma sono i muscoli gli elementi attivi e le ossa e le articolazioni si limitano a rispondere alle tensioni muscolari. Quindi il trattamento dei muscoli è prioritario!
Allora due anni per ottenere un titolo regionale abilitante alla Massoterapia.
E poi l'ultima domanda, in senso cronologico e forse più profonda delle altre: Still, il "creatore" dell'osteopatia si legge abbia detto: "tutti sanno riconoscere la patologia, l'osteopata deve aiutare a ritrovare la salute."
Ecco oggi la patologia non si impara nelle scuole di osteopatia, per quanto in alcuni istituti sia approfondita lo è solo con studio teorico e sappiamo che non è sufficiente. Servirebbero dei tirocini ospedalieri oggi non attuati sistematicamente.
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Allora se non si conosce la patologia come si può riconoscere la salute?
L’unica figura sanitaria in Italia che si occupa di patologia, che è abilitata a prendere in carico, occuparsi, a trattare la patologia è il fisioterapista ecco allora che la ricerca della risposta mi ha portato alla laurea in Fisioterapia all’ Università Statale di Milano.
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Questa è stata sicuramente la scelta più ragionata, più difficile ma più formativa di tutto il mio percorso. Forse perché è arrivata tardivamente, forse perché mi è costata tanta fatica, ma credo sia stato l'unico modo per colmare la famosa faretra delle armi terapeutiche.
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Da diverso tempo mi occupo di docenza di materie teoriche e pratiche di base in percorsi di formazione per professioni ausiliarie sanitarie e negli ultimi anni ho ricoperto il ruolo di Direttore Didattico in un percorso di formazione in osteopatia destinato a professionisti sanitari.